Tre settimane di restrizioni dure. Il nuovo decreto è il secondo provvedimento del governo Draghi per contrastare la pandemia di coronavirus. Tutte le misure in vigore, le aperture e le chiusure da lunedì 15 marzo fino a dopo Pasqua. Le regioni cambiano colore lunedì
La nuova stretta è arrivata, e sarà effettiva tra meno di 48 ore, ovvero da lunedì 15 marzo 2021. Dopo il primo Natale in zona rossa, all’orizzonte si profila la seconda Pasqua blindata per l’Italia. Lo ha deciso ieri il governo di Mario Draghi di fronte all’aumento costante dei contagi e al rischio di saturazione degli ospedali, varando un decreto-legge – non un dpcm – le cui misure saranno in vigore da lunedì 15 marzo fino al 6 aprile 2021. Tre settimane di restrizioni dure. È il secondo provvedimento del governo Draghi per contrastare la pandemia di coronavirus. Ma cosa si potrà fare nelle prossime tre settimane?
Cosa cambia con il nuovo decreto Covid fino al 6 aprile 2021
Che cosa si potrà fare e che cosa no nelle prossime settimane? Cerchiamo di fare chiarezza. Ieri il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto con tutte le restrizioni dal 15 marzo al 6 aprile 2021. Il fatto che tutte le regioni saranno almeno in zona arancione nei giorni presi in esame dà l’idea dell’impatto che la stretta avrà sulla vita quotidiana degli italiani. Non una novità, dopo un anno complicato.
C’è sempre il divieto di spostamento tra le regioni, a meno di motivi di lavoro, salute e urgenza, con il modulo di autocertificazione da compilare in tal caso.
Permane il coprifuoco dalle ore 22 alle 5 del giorno successivo, tranne che per esigenze lavorative, situazioni di necessità ovvero motivi di salute. “È in ogni caso fortemente raccomandato, per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”.
Le cose da sapere sugli spostamenti in zona arancione:
- È vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori in zona arancione salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute
- Sono «consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita».
- È consentito «il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza».
- Il transito «sui territori in zona arancione è consentito qualora necessario a raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti o nei casi in cui gli spostamenti sono consentiti ai sensi del decreto».
- «È vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune».
Le cose da sapere sugli spostamenti in zona rossa:
- «È vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori in zona rossa nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute».
- Sempre è consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
- Infine, il transito «sui territori in zona rossa è consentito qualora necessario a raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti o nei casi in cui gli spostamenti sono consentiti ai sensi del presente decreto».
Le visite a parenti e amici in zona rossa e arancione
In zona arancione dal 15 marzo al 2 aprile 2021 e nella giornata del 6 aprile 2021 è consentito, in ambito comunale, lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.
In zona rossa dal 15 marzo al 2 aprile 2021 e nella giornata del 6 aprile 2021 non è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.
Negozi, bar e ristoranti in zona rossa e arancione: gli orari
In zona arancione bar e ristoranti sono chiusi. Sempre consentita la consegna a domicilio. Fino alle 22 è consentita la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze per ristoranti, enoteche. Per i bar il solo asporto è possibile fino alle 18,00.
In zona rossa bar e ristoranti sono chiusi. Sempre consentita la consegna a domicilio. Fino alle 22 è consentita la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze per ristoranti, enoteche. Per i bar il solo asporto è possibile fino alle 18,00.
In zona arancione i negozi sono aperti, i centri commerciali sono aperti dal lunedì al venerdì, chiusi invece nei festivi e prefestivi.
In zona rossa sono aperti solo i negozi di generi alimentari e di prima necessità: chiusi negozi di abbigliamento, calzature e gioiellerie. Sempre aperte invece le edicole, i tabaccai, le farmacie.
Parrucchieri e centri estetici aperti in zona arancione, chiusi in zona rossa. In zona arancione e rossa nelle seconde case può andare soltanto il nucleo familiare e solo se la casa non è in quel momento abitata da altre persone. Si deve dimostrare, in caso di controllo, di essere proprietari o affittuari da prima del 14 gennaio di quest’anno.
Lo sport in zona rossa e arancione fino al 6 aprile
In fascia arancione è consentito svolgere l’attività sportiva e motoria all’aperto e nei centri sportivi non al chiuso. Restano sospese le attività di palestre e piscine. Non sono consentiti gli sport di contatto. Consentiti gli eventi e le competizioni, riconosciuti di interesse nazionale dal Coni e dal Cip, riguardanti gli sport individuali e di squadra organizzati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva. In zona arancione l’attività sportiva non si potrà svolgere al di fuori del proprio Comune di residenza, eccetto che per casi particolari. Da ricordare anche che le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali sono consentite esclusivamente per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza e per le attività riabilitative o terapeutiche, come ricorda lo stesso ministero nell’avviso del 4 marzo 2021
In zona rossa l’attività motoria “è consentita solo in prossimità della propria abitazione, nel rispetto della distanza di almeno un metro da altre persone e con obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezioni individuali”. Consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale. Sono sospese tutte le attività di palestre e piscine anche se svolte nei centri sportivi all’aperto. Sospesi tutti gli eventi e le competizioni organizzati dagli Enti di promozione sportiva, mentre sono consentiti gli eventi e le competizioni sportive riconosciute di rilevanza nazionale dal CONI e dal CIP, che si tengano all’aperto o al chiuso, ma senza pubblico.
I nuovi colori delle regioni da lunedì 15 marzo
Le regioni quindi cambiano colore. Con le ordinanze del ministro della Salute intanto passano in area rossa Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento, che si aggiungono a Campania e Molise. Tutte le altre Regioni saranno arancioni per gli effetti del decreto, che annulla il giallo per tutta la sua durata. Basilicata in arancione dopo una verifica dei dati da parte del ministero, mentre la Sardegna resta in zona bianca.
Regioni in zona arancione e rossa da lunedì 15 marzo 2021
Da lunedì 15 marzo 2021 entrano in vigore le novità stabilite dal nuovo decreto-legge approvato oggi 12 marzo, così come le nuove ordinanze firmate dal ministro della Salute Roberto Speranza che confermando le restrizioni esistenti, ha portato in zona rossa otto regioni e la provincia autonoma di Trento.
- Zona rossa: Campania e Molise, cui si aggiungono Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche, Lazio, Puglia
- Zona arancione: Abruzzo, Umbria, Valle d’Aosta, Liguria, Toscana, Calabria, Sicilia, Alto Adige, Basilicata (arancione da martedì 16)
- Zona bianca: solo la Sardegna.
Pasqua in zona rossa: che cosa si potrà fare Nei giorni di Pasqua e Pasquetta e il sabato precedente – 3, 4 e 5 aprile – l’Italia sarà tutta in zona rossa ad eccezione di eventuali regioni in zona bianca (al momento solo la Sardegna lo è). In quei tre giorni sarà comunque possibile effettuareuna visita al giorno all’interno della regione, massimo in due adulti con minori di 14 anni o disabili o non autosufficienti conviventi, tra le ore 5 e le 22. Per istituire la zona rossa in una regione con ordinanza del ministro della Salute non si considererà più solo l’Rt (indice di trasmissibilità) superiore a 1,25 nell’ultima rilevazione, ma anche l’incidenza settimanale superiore a 250 casi complessivi su 100 mila abitanti. Il cambio di fascia sarà automatico. Le Regioni arancioni potranno individuare aree da portare in zona rossa, quando l’incidenza supera la soglia dei 250 casi per 100 mila abitanti nella settimana oppure quando si riscontra una presenza di varianti tale da dover prevedere misure più restrittive. Tre settimane di restrizioni pesanti