Crescono nel 2022 le prestazioni erogate dall’INPS agli invalidi civili. Quest’anno sia l’assegno mensile di invalidità che l’indennità di frequenza e la pensione di inabilità civile valgono 291,98€ al mese contro i 287,09 euro erogati nel 2021 mentre l’indennità di accompagnamento arriva a 525,17€ al mese (rispetto ai 522,10€ del 2021).
Aggiornati anche i limiti di reddito. Per l’assegno mensile di invalidità e per l’indennità di frequenza non bisogna superare i 5.015,14 € mentre resta più alto il reddito per la pensione di inabilità civile pari a 17.050,42 € annui. Ai fini della concessione di tali prestazioni resta fermo il principio secondo il quale bisogna guardare solo al reddito del beneficiario della prestazione, con esclusione di quelli eventualmente percepiti dagli altri componenti del nucleo familiare a cominciare dal coniuge (ai sensi di quanto stabilito recentemente dall’articolo 10, comma 5 del Dl 76/2013).
Per effetto della recente sentenza della Corte Costituzionale n. 152/2020, inoltre, gli invalidi totali, i sordomuti titolari di pensione speciale e i ciechi assoluti possono ottenere il cd. incremento al milione sin dal compimento dei 18 anni (dai 70 anni per gli invalidi civili parziali e per i ciechi parziali) grazie al quale è possibile raggiungere un massimo di 660,79 euro al mese. L’ottenimento di questa maggiorazione, come noto, è più difficile dato che il titolare della prestazione di invalidità deve rispettare determinati requisiti reddituali che tengono in considerazione qui non solo il reddito personale ma anche quello coniugale.
Anche quest’anno, inoltre, l’assegno sociale sostitutivo o derivante dall’invalidità civile per gli invalidi parziali o totali potrà essere concesso a 67 anni: l’importo base è pari a 381,23 euro al mese a condizione che il percettore rispetti i livelli di reddito personale previsti per il conseguimento delle prestazioni di invalidità civile (cioè 5.015,14€ o 17.050,42€ a seconda dei casi). Alla cifra si può aggiungere una maggiorazione aggiuntiva di € 86,88 prevista dall’articolo 67 legge n. 448/1998 e dall’articolo 52 della legge n. 488/1999 a condizione però che il titolare rispetti ulteriori requisiti di reddito personale e coniugale.
L’indennità di comunicazione nel 2022 raggiunge i 260,76 euro al mese (a prescindere dal reddito del beneficiario) mentre l’importo della pensione speciale è pari a 291,98 euro al mese a condizione che il reddito annuo personale non splafoni i 17.050,42 euro. La pensione per i ciechi assoluti tocca nel 2022 i 315,76 euro al mese mentre quella per i ventesemisti (o assoluti ricoverati) viene erogata nella misura di 291,98 euro al mese, per entrambe il reddito annuo personale non deve superare i 17.050,42 euro. Leggermente inferiori le prestazioni per gli ipovedenti gravi: 216,71 euro al mese a condizione che il reddito personale non sia superiore a 8.197,39€.
Crescono anche le indennità legate alla condizione non autosufficienza degli invalidi. Nello specifico per quanto riguarda le prestazioni erogate dall’Inps l’indennità di accompagnamento per gli invalidi totali raggiunge i 525,17 euro al mese mentre l’omologa e sostitutiva indennità prevista per i ciechi assoluti tocca i 946,80 euro al mese. L’indennità speciale per i ciechi parziali (ex art. 3, ln 508/1988) ammonta invece a 215,35 euro al mese. Queste prestazioni, come al solito, vengono erogate a prescindere dal reddito del beneficiario o del suo nucleo familiare.