Disco verde definitivo all’«assegno unico e universale» per i figli a carico. Il Consiglio dei ministri ha, infatti, approvato il 23 dicembre in via definitiva il decreto legislativo che istituisce il nuovo beneficio economico a favore dei nuclei familiari in base della condizione economica (Isee).
Tra le novità principali introdotte nel testo approvato a seguito delle osservazioni delle Camere, i trattamenti in favore di figli disabili maggiorenni. Per i figli disabili tra 18 e 21 anni, la maggiorazione prevista è stata incrementata da 50 euro mensili a 80 euro mensili. È previsto che i genitori di figli disabili con più di 21 anni, pur percependo l’assegno, potranno continuare a fruire della detrazione fiscale per figli a carico.
La Riforma
Il provvedimento, si ricorda, è l’ultimo passo di una riforma in discussione da anni con l’obiettivo di sostenere la natalità e la genitorialità, contrastare la povertà minorile, riequilibrare il peso della spesa pubblica a favore delle famiglie, dei minori e dei giovani. Razionalizza, inoltre, ben otto diversi sostegni alle famiglie di natura frammentaria e più equa perché erogata a prescindere dalla condizione lavorativa (sono ammessi anche i disoccupati e/o gli inattivi, i professionisti e gli incapienti) e perché tratta allo stesso modo tutti i figli (con una maggiorazione a partire dal terzo).
L’erogazione del nuovo assegno scatterà dal prossimo mese di marzo e spetta dal settimo mese di gravidanza fino al compimento della maggiore età (o sino a 21 anni d’età se, oltre a restare fiscalmente a carico, il figlio frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea o svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa con un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro o sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego o svolga il servizio civile universale).
Le novità
Tra le novità principali introdotte nel testo approvato a seguito delle osservazioni delle Camere, i trattamenti in favore di figli disabili maggiorenni. Per i figli disabili tra 18 e 21 anni, la maggiorazione prevista è stata incrementata da 50 euro mensili a 80 euro mensili. È previsto che i genitori di figli disabili con più di 21 anni, pur percependo l’assegno, potranno continuare a fruire della detrazione fiscale per figli a carico. Infatti, mentre per i figli normodotati l’abbattimento dell’importo alla maggiore età è giustificato con il fatto che l’assegno unico sostituisce le sole detrazioni, nel caso di figli inabili al lavoro la nuova misura sostituirebbe insieme sia le detrazioni che gli assegni familiari. Si ricorda, del resto, che oggi gli assegni al nucleo familiare non cessano per i maggiorenni, qualora essi siano totalmente e permanentemente inabili al lavoro.
Domande da gennaio
La domanda per il riconoscimento dell’assegno, che ha validità annuale e va pertanto rinnovata ogni anno, potrà essere presentata a decorrere dal 1° gennaio 2022. La presentazione della domanda avviene in modalità telematica all’INPS ovvero presso gli istituti di patronato. Per i nuclei percettori di reddito di cittadinanza, l’assegno unico e universale è corrisposto d’ufficio congiuntamente con il reddito di cittadinanza e secondo le modalità di erogazione di quest’ultimo, sottraendo la quota prevista per i figli minori. Il pagamento dell’assegno è corrisposto da marzo di ogni anno fino al febbraio dell’anno successivo.