Riforma Irpef, Ok all’emendamento del Governo

Via libera al nuovo sistema del prelievo fiscale a 4 aliquote. Il governo ha presentato finalmente il maxi emendamento interamente sostitutivo alla manovra che riscrive anche il sistema delle detrazioni e introduce una clausola salva-bonus Irpef per i redditi bassi.

Nel dettaglio le aliquote passano da 5 a 4 e saranno al 23% per i redditi fino a 15mila euro, al 25% per i redditi tra 15 e 28mila euro, al 35% tra 28mila e 50mila euro e 43% oltre questa soglia. Per i redditi fino a 15mila euro resta anche il bonus 100 euro, che rimane, almeno in parte, anche fino a 28mila euro per evitare che qualcuno ci rimetta con il mix tra nuova Irpef, detrazioni e assorbimento del bonus. Sempre per quanto riguarda l’Irpef sono previste detrazioni mirate tra 28mila e 30mila euro e slittano a marzo le addizionali.

Arriva anche l’abolizione dell’Irap per 835.000 persone fisiche, il 41% della platea complessiva di circa 2 milioni di contribuenti dell’imposta. La misura comporta effetti finanziari negativi per 1,266 miliardi di euro, si legge nella relazione tecnica, e comporterà un minor gettito di circa un miliardo nel 2022 e di 1,2 miliardi dal 2023. La norma istituisce anche un fondo di 192 milioni di euro per compensare il mancato gettito a favore delle regioni.

Tra le altre novità dell’emendamento l’esonero dei contributi previdenziali di 0,8 punti percentuali per i lavoratori dipendenti (con l’esclusione dei rapporti di tipo domestico) con una retribuzione massima di 2.692 euro al mese, ovvero 35.000 euro annui considerando tredici mensilità. La misura ha carattere «eccezionale» riferita solo al periodo primo gennaio-31 dicembre 2022.

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